Faucaria Britteniae e le sue colleghe

Dopo molte parole scritte sulle più svariate tematiche riguardanti le aizoaceae, voglio ora soffermarmi a riflettere su una tematica che spesso tocca tutte le famiglie di piante e non solo le succulente, il tema di cui voglio trattare è l’identificazione delle piante, che noia! Si è vero questo tema è spesso noioso, ma è importante , anche alla luce di recenti revisioni da parte di famosi studiosi. Soffermarci e cercare di capire con i più umili occhi di semplici osservatori , i quali , come per la maggior parte di coloro che si interessano di piante, guardano alle specie con occhi umani, senza usare microscopi o altri sistemi, come la prova del DNA, nella nostra semplicità forse riusciamo a capirci e districarci meglio del fior fiore di botanici che tanto sanno ma che spesso non osano voltarsi indietro, per carità tutta la stima a studiosi che tanto fanno per tutti! Ma a volte , soprattutto ultimamente, ci dimenticano e ci lasciano in un mare anzi oceano senza via di sbocco, questa volta quindi voglio dar sfogo alla semplice visione estetica delle piante senza metter di mezzo nulla di scientifico, ma solo osservazioni puramente amatoriali, per questo chiedo scusa in anticipo e spero che nessuno me ne voglia, mi rendo anche conto che per una seria valutazione anche di tipo amatoriale sarebbe comunque necessaria una conoscenza delle varie specie nel loro habitat cosa che a me manca e che ritengo possa facilmente mandarmi in errore su alcune considerazioni, per questo, anche se penso che nelle note che andrò a farvi leggere, molto ci sarà di vero, alcuni errori a volte anche grossolani, per chi applica criteri più scientifici, saarnno inevitabili e forse lo stesso accadrà magari in qualche mia contraddizione, ma sicuramente sarà un piccolo passo o contributo per molti appassionati al genere Faucaria. Si prendo questa occasione per parlare ( cosa che avevo timidamente accennato tempo fa’) del mio interesse per un genere che reputo bellissimo e purtroppo spesso oscurato dalla popolarità di Lithops, Conophytum e altri , le Faucaria, piante che se coltivate bene e guardate con occhi umani , son di molteplici forme una meglio dell’altra, ebbene si, con la scusa della nomenclatura voglio farvi innamorare di queste piante, compito ben difficile ma non impossibile, purtroppo in questo genere c’è sempre stata una certa difficoltà nella identificazione, e questa è peggiorata dopo l’ultima revisione recente che la voleva semplificare, ma è così stata tanto semplificata che, a mio umile avviso, non si capisce più niente, come posso io ordinare una pianta che si chiama Faucaria Britteniae che ha le foglie grigie e larghe con denti rosa se la stessa ha diverse forme e nessuna di queste è indicata come botanicamente valida ma tutte fanno capo ad una e sola unica specie? Qui c’è un problema , non solo il mio di ordinarla , e non sapere quale mi arriva, ma anche quello, più importante, di riuscire a mantenere le svariate forme biologiche esistenti in habitat( cosa tra l’altro impossibile in coltivazione), io ho tre piante una la Faucaria Britteniae una la Faucaria Smithii, e una la Faucaria Speciosa , entrambi con caratteristiche molto diverse ma ora sotto l’unico nome di Faucaria Britteniae.
Ho provato a rintracciare vecchie annotazioni e anche nuove in numerosi testi che ahimè son tutti in inglese e quindi con qualche mia grossa difficoltà a ben tradurre, per questo voglio evitare di citarveli, ma una seconda ragione è perché mi sembra creino più confusione che chiarezza, praticamente le ultime descrizioni riuniscono gli attributi delle varie specie di prima , cosa non strana visto l’unificazione fatta, dalle foto penso si noti benissimo le differenze senza tante descrizioni che spesso da come vengono interpretate tranno in inganno, notiamo come Faucaria Smithii abbia foglie larghe e corte di un colore verde-grigiastro gli conferisce questo colore una copertura di fittissimi puntini quasi invisibile, nei bordi hanno poi numerosi denti e corti filamenti ciliari rosati, la pianta è piuttosto robusta e fa parte delle più grandi del genere, ha un portamento maestoso ed è nel complesso molto bella fiore giallo come per la maggior parte del genere. Faucaria Speciosa è anche grande e maestosa ma ha foglie decisamente verdi più strette e lunghe e la dentatura non è sottile ciliata ma di pochi denti carnosi ben ingrossati e visibili di color verde solo leggermente bordati, anche lei ha dei punti molto piccoli bianchi ma che non riescono minimamente a dargli l’aspetto grigio della Faucaria Smithii perché in numero nettamente inferiore, per le sue caratteristiche è nel complesso anche lei molto bella. la F. Britteniae è la più modesta delle tre con un color verde normalissimo e anche con puntini piccolissimi biancastri, direi assomigliante più alla F. smithii che alla F. Speciosa, sebbene direi che ha ereditato alcune caratteristiche di entrambe, per esempio ha dentatura intermedia tra la Faucaria Smithii che ha vistose ciglia rosate ( la F. Britteniae ha però ciglia bianche) con brevi denti e la F. Speciosa che praticamente dimostra di avere solo i denti carnosi e senza quasi dl tutto ciglia, anche il numero stesso dei denti è intermedio tra le due, devo aggiungere che alcune piante di F. Britteniae tendono a crescere in altezza più di tutte le faucaria ( vedi foto). Certo che se andiamo a vedere sulle note delle specie di faucaria potremmo trovare dei caratteri che le accomunano, togliendo la speciosa che a mio parere e troppo diversa , la Faucaria Smithii potrebbe anche star bene come una F. Britteniae o per lo meno gli assegnerei un rango di forma, mentre per la F. Speciosa insisterei come specie a sé, o per lo meno una sottospecie, adesso io non conosco i motivi di tale raggruppamento e neanche non ho mai fatto sopraluoghi in natura o studi botanici approfonditi, bensì devo per forza di cose fermarmi alle osservazioni di piante che ho seminato, semi comperati da ditte che ritengo piuttosto serie sebbene non del tutto estranee a possibili errori, per questo ho sempre confrontato diverse semine di diversi anni e ordinativi diversi anche con ditte diverse e anche con piante comprate adulte, credo comunque fermamente che le forme vadano preservate. Aggiungo che recentemente Faucaria Britteniae era stata anche descritta come Faucaria Felina ssp. Britteniae, questo tanto per far capire l’immensa confusione che viene continuamente creata, sebbene secondo me l’assegnazione di sottospecie, varietà e forme ha per lo meno il pregio di conservare la diversità che invece un raggruppamento sotto una sola specie tende a far perdere, questo ci porta ad analizzare la prossima specie Faucaria Felina. Ma questa è un’altra storia, un appuntamento quindi alla prossima puntata.