Autore Lorenzo Stocco

 

Cheiridopsis

N.E.Br.

 

 

area distribuzione del genere 

habitat cheiridopsis

il nome deriva dal fatto che durante il periodo di riposo la nuova vegetazione rimane protetta da una "manica" formata dalle veccie foglie secche

Le dimensioni variano notevolmente, a seconda della sp. passiamo dai circa 25 cm. di C. denticulata ai 5\6 mm. di Cheiridopsis meyeri v. minor.
Anche la forma delle foglie è molto diversa tra le singole sp., la Cheiridopsis aspera ad esempio le ha molto ruvide mentre di altre sp.sono lisce e compatte, rimanendo sulla aspera notiamo anche che in essa i nodi fogliari sono distanziati tra loro mentre in altre sp. non si distingue sempre bene tra un nodo e l'altro. Le Cheiridopsis hanno anche le foglie con diversità tra quelle invernali e quelle estive, le quali crescono in modo da formare un involucro che con l'estate secca e protegge la pianta dal sole, il fenomeno è molto evidente in Cheiridopsis peculiaris.
Per chi volesse cimentarsi nel record di velocità consiglio di seminare in primavera C. velox in inverno è gia capace di fiorire, mentre quella che mi risulta più fiorifera è la C. rostrata

ALCUNE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA A VARI FATTORI
FREDDO ASCIUTTO: ottima
FREDDO BAGNATO: fino a occasionali e di breve durata di meno 1 = buona
CALDO ASCIUTTO: buona, è consigliato ombreggiare lievemente e possibilmente sistemare i vasi in posti ventilati


ALCUNE BUONE REGOLE :
L'attività della pianta inizia circa tra inizio e fine settembre a seconda della sp. questa inizia rompendo l'involucro secco del manicotto in Cheiridopsis peculiaris, mentre nella maggioranza delle specie che non hanno una vegetazione così distintiva come la peculiaris,comincerà semplicemente la formazione di nuove coppie fogliari,la fioritura avviene in diversi periodi a seconda della sp.,la varietà dei colori dei fiori varia dal bianco, al giallo, al rosso, arancio e rosa, il genere è brevediurno da settembre quindi possiamo iniziare a dar da bere anche abbondantemente , da circa Pasqua cominciano il riposo estivo, i trapianti o le talee li eseguo a settembre.

Il terriccio deve essere ben drenato e di composizione principalmente minerale.

 

La semina

Per la semina delle Cheiridopsis si possono usare dei vasetti di diametro 5 cm. con lava fine pomice ed un po' di torba o meglio terriccio di foglie di faggio, questa viena eseguita sia in febbraio-marzo che in autunno , è bene che il seme non sia troppo giovane, impariamo a seminare i semi dell'anno prima ( es. Semi raccolti in estate 2002 andranno seminati in primavera 2004),non è che seminando subito non si abbiano mai risultati a volte ci sono e molti, ma spesso capita che non nasce nulla e dovremmo mantenere il vasetto fino all'anno dopo per riprovare. A conti fatti ho avuto sempre risultati migliori con semi vecchi.
I vasetti vanno poi immersi in sottovasi cono acqua fino a circa quasi metà vaso,dopo 3-4 o 5 giorni cominceranno a nascere lasciamoli sempre umidi nel primo periodo fino a giugno quando di tanto in tanto li lasceremo asciugare ed ogni tanto invece di bagnare nebulizziamo, poi da settembre ricominceremo a bagnare ed a trattarli da adulti.

Le cheiridopsis amano molto sole e temperature non troppo rigide per una bella fioritura.