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- Scritto da Lorenzo Stocco
- Categoria: Le Aizoaceae, i generi
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Autore Lorenzo Stocco
Conicosia
N.E.Br.(=Herrea Schwantes)
Vi parlo in quest’articoletto di Conicosia, altra pianta, dopo Saphesia, di cui vi ho parlato in un articolo precedente, della quale sono affezionato. Conicosia comprende due specie e un paio sottospecie: C.elongata e C.pugioniformis con le sottospecie alborosea e muirii, si può trovare in alcuni cataloghi anche il nome C. communis che penso trattasi di un sinonimo di C. pugioniformis, dico questo per esperienza e osservazioni delle mie semine.
piante giovani di C. pugioniformis
Le Conicosia, non sono di facile semina, hanno gli stessi difetti delle Saphesia, cioè scarsa germinazione, hanno bisogno di vasi capienti e alti già dal primo anno , tendono ad essere permalose nei trapianti, i quali è preferibile eseguirli nei primi giorni della stagione attiva della pianta(autunno-inverno) e preferibilmente solo in piante giovani che andranno poi annaffiate immediatamente, ho visto infatti che le piante giovani lasciate ad asciugare con le radici al sole possono seccare irrimediabilmente in poco tempo, il consiglio è , che se non potete seminare da subito in grossi ed alti vasi , di trapiantarle entro l’anno successivo nel vaso in cui le terrete per il resto della loro vita, è bene inoltre seminarle di continuo dato che possono improvvisamente dirci addio senza nessun motivo apparente.
grande fiore di C. pugioniformis
Non sono piante molto coltivate e nel loro habitat sono considerate dagli abitanti del posto come delle erbacce infestanti, esse a differenza della maggior parte delle altre aizoaceae, che crescono bene in terreni rocciosi, amano vegetare in terreni sabbiosi, la loro fioritura è per me tra le più stupende, con fiori molto grandi e vistosi, questo ci ricompensa della fatica per la loro coltivazione in vaso. Oltre che da seme, anche se con alcune difficoltà, è possibile la riproduzione da talea, questa avrà maggior successo se è eseguita nei mesi vegetativi, mi è capitato a volte di aver constatato la perdita delle radici in alcune piante ed il radicamento da talea in un vaso con terreno sabbioso a salvato queste situazioni, la sabbia che uso solitamente è composta oltre che da graniglia di lapillo, anche da sabbie quarzifere eo granitiche, uso concimare con normale concime per piante succulente saltuariamente, senza una precisa regola, uso anche a volte dare delle leggere annaffiate e delle nebulizzate nel periodo estivo ( che è di riposo per Conicosia ).
foto ravvicinata di C. elongata
Le Conicosia possono essere attaccate sia da cocciniglie sia da ragnetto rosso, possono in alcune situazioni diventare delicate ed anche morire con alcuni prodotti che sono normalmente usati per combattere questi parassiti, ho trovato particolarmente pericoloso usare il fenix( principio attivo = malathion + dicofol ), le piante in questo caso anneriscono in poco tempo e nel giro di un paio di giorni le perdiamo completamente, anche se abbiamo dato il prodotto in aree limitate, solo una volta mi è andata bene e non sono riuscito a capirne il motivo, al momento evito il prodotto per sicurezza, ho usato recentemente con molta cautela il “confidor” non ho notato effetti negativi.
i grandi fiori di C. elongata
Entrambi le specie di Conicosia tendono a seccare nel periodo di riposo, C. pugioniformis, però mantiene un certo cespo di foglie che si colorano di un intenso rosso tra un magenta ed un vivo bordò fino quasi al viola, esse assumono la forma di corti e tozzi rami alti una decina di centimetri con sopra questi ciuffi di lunghe foglie a sezione triangolare. C. elongata invece scompare completamente, all’inizio sembra quasi marcire e questo può anche spaventare pensando alla possibile morte della pianta, esso però non è altro che l’inizio del suo riposo che proseguirà durante tutta l’estate in forma di una grossa radice sotterranea, mentre C. pugioniformis durante l’estate se riceve un pizzico d’acqua tende ad una piccola reazione con una leggera crescita sforzata, C. elongata non ha la minima reazione ad annaffiate estive, anzi con lei si rischia grosso.
foto ravvicinata dei fiori di C. elongata
In Conicosia elongata possiamo trovare i fiori più grandi con un colore che parte dal bianco nel centro per finire sul giallo man mano che ci si avvicina alle punte dei petali, mentre C. pugioniformis, sebbene abbia fiori molto grandi, questi messi a confronto con la C. elongata si dimostrano in ogni modo più piccoli, essi sono di un colore più uniformemente giallo e più intenso, sia C. elongata sia C. pugioniformis sono fra loro ibridabili facilmente.
C. pugioniformis in riposo
Inizio solitamente ad annaffiarle tra metà settembre e metà ottobre, a questo punto loro iniziano la vegetazione che proseguirà per tutto il periodo invernale con una forte accentuazione a fine inverno ed inizio primavera, la specie che più vegeta nel periodo invernale anche con basse temperature prossime allo zero è C. elongata , questa sebbene in estate non conservi alcuna parte aerea, alla ripresa è velocissima a produrre foglie molto lunghe e i rami fiorali, che si allungano striscianti sul terreno, non produce fusto ( sebbene esile ) come C. pugioniformis , ma tende a rimanere come un grosso ciuffo di foglie a base terra. Ho accennato a rami fiorali, questo perché la loro fioritura viene prodotta all’apice di rami laterali che hanno lo solo scopo di portare la fioritura, finito questo scopo seccano, e in C. pugioniformis rimane il ramo o fusto principale con un ciuffo di foglie sulla cima mentre ( come già detto) in C. elongata sparisce anche la pianta.
semenzali di Conicosia
In estate preferisco tenerle riparate da troppo sole e metterle in posizione che hanno una certa aerazione, va tenuta molto asciutta la specie C.elongata, mentre la pugioniformis è mia abitudine fornire a lei molto saltuariamente un po’ d’acqua.
Mi fermo qui per il momento, invitando chi è appassionato di Aizoaceae di provare la semina e la coltivazione di queste piante, i semi fino a poco tempo fa erano di facile reperimento, ultimamente, però mi sembra iniziano a scarseggiare le offerte in giro, ma con un minimo di ricerca penso si riescono ancora a trovare, buona coltivazione!
C. elongata in riposo
La tabella è stata tratta da una più ampia descrizione ad opera di Corrado Coccorese, che mi ha gentilmente concesso l’uso sia in internet sia dove si renda necessario, un grosso ringraziamento per il suo lavoro.
Legenda:
X = periodo fioritura;
colore giallo = maggiore periodo vegetativo
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C. elongata in piena vegetazione
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