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- Scritto da Lorenzo Stocco
- Categoria: Le Aizoaceae, i generi
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Neohenricia, la nana tappezzante
Autore Lorenzo Stocco
Con molto piacere vi voglio parlare di Neohenricia, un genere di piante nane che di sicuro non può mancare agli appassionati delle tappezzanti compatte, ha le minute foglie che difficilmente superano il centimetro, sembrano foglie di titanopsis in miniatura dato che, per uno sguardo veloce, hanno diverse piccole placche del tutto simili, è anche chiamata pianta corallo. Neohenricia in realtà è più vicina a generi come Stomatium, Rhinephyllum, Faucaria, Frithia e altri in pratica all’interno della famiglia aizoaceae fa parte della sottofamiglia ruschioideae e del gruppo Stomatium. Del genere Neohenricia fanno parte due specie, la prima Neohenricia sibbettii, la seconda e di recente scoperta Neohenricia spicata, la più piccola delle due è la Neohenricia sibbettii. Entrambi le specie sono a vegetazione estiva, che però secondo la mie esperienza gradiscono di tanto in tanto anche durante il periodo invernale delle annaffiate, la loro zona di origine è verso la parte centrale del Sud Africa più a nord di Faucaria, Neohenricia sibbettii ama per la sua crescita l’arenaria mentre la Neohenricia spicata preferisce crescere tra le fessure di dolerite, ma per la nostra coltivazione le manterremo in un composto minerale standard. Vegetano abbondantemente e la radicazione da talea è molto semplice anche per il fatto che nella crescita formano dei cuscini verdi, compatti, dai rametti dei quali emettono numerose radici, essendo quindi specie striscianti amano vasi larghi e bassi, le radici non affondano moltissimo nel terreno, durante il periodo estivo devono essere annaffiate abbondantemente se vogliamo avere buoni risultati e anche fornire loro una adeguata concimazione o cambiare almeno ogni due anni il substrato in cui crescono, questo deve essere ghiaioso-sabbioso di origine silicea, aggiungete anche del terreno comune. I fiori sono minuti di colore giallo, rosato, giallino pallido a volte più sul rosso mattone verso le punte, l’apertura del fiore è serale, rimane aperto durante la notte, dicono sia molto profumato, io purtroppo ho dei problemi con gli odori e se proprio non sono molto forti non li sento e quindi questo è uno di quei profumi che mi è vietato sentire. Ho sempre trovato una certa difficoltà ad impollinare queste specie, anzi in particolare per quanto riguarda la N. sibbettii, mentre Neohenricia spicata mi è più facile, la sibbettii, quando si riesce ad impollinare produce pochissimi semi in capsule minuscole, per lo meno questo e quello che succede a me, vi dirò che per quanto riguarda la Neohenricia sibbettii trovo molto più semplice e veloce riprodurla ( anche se secondo me, per motivi di difesa della specie, il metodo più valido resta la semina ) per talea.
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